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secondo turno delle comunali 2016

Il ballottaggio di Torino potrebbe riservare grandi sorprese

Il secondo turno delle comunali 2016 presenta un ballottaggio che potrebbe mettere in seria difficoltà la leadership di Matteo Renzi, quello che avrà luogo a Torino tra Piero Fassino e Chiara Appendino.
Se infatti a Milano la sfida tra Sala e Parisi era data in equilibrio anche nei pronostici formulati prima della tornata elettorale, nel capoluogo sabaudo il M5S era dato in chiara crescita, ma destinato a sbattere sullo scoglio rappresentato dalla tradizionale forza del centrosinistra torinese.
Il risultato del primo turno, che ha visto Fassino fermarsi sotto il 42% e la Appendino toccare quasi il 31%, ha invece aperto le porte ad un ballottaggio che ora è guardato con grande curiosità.

Per Fassino ora la strada si fa in salita

Dopo il risultato del primo turno sono stati in molti ad ironizzare sulle incaute parole del sindaco uscente, il quale aveva invitato tempo addietro la sua avversaria a mettersi al suo posto per dimostrare cosa sappia fare. La mente è naturalmente riandata al 2009, quando lo stesso Fassino aveva invitato Beppe Grillo a farsi un suo partito, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

A rendere ancora più duro il compito dell’attuale primo cittadino è anche la spaccatura ormai evidente con la sinistra, sfociata nella presentazione della candidatura dell’ex sindacalista Ariaudo al primo turno, che pur non essendo stata premiata da un risultato brillante ha comunque sottratto il 3,70% dei voti al bacino elettorale che nel 2011 aveva sostenuto Fassino.

Voti che al ballottaggio potrebbero andare alla candidata del M5S, considerato che sono in molti alla sinistra del PD a esplicitare la necessità di sconfiggere il partito della nazione schierato dal sindaco uscente, imbarcando pezzi di centro evidentemente sgraditi all’elettorato progressista sabaudo.secondo turno delle comunali 2016 secondo turno delle comunali 2016

La Appendino, a sua volta, potrebbe contare sul deciso sostegno della Lega Nord, già esplicitato da Matteo Salvini, oltre che su quello di spezzoni di Forza Italia, con Renato Brunetta pronto ad evocare nelle ultime ore un fronte di liberazione nazionale contro Matteo Renzi, di cui si gioverebbero tutti i candidati contrapposti al Partito Democratico nei ballottaggi.

Le incaute parole della Boschi

Ad infuocare l’atmosfera del ballottaggio hanno poi provveduto alcune improvvide parole di Maria Elena Boschi, la quale ha affermato che in caso di vittoria della Appendino il capoluogo sabaudo potrebbe perdere i finanziamenti previsti per il Parco della salute. Una dichiarazione interpretata come una entrata a gamba tesa, con il M5S pronto a dichiararle un vero ricatto nei confronti dell’elettorato torinese.

Parole poi precisate dal Ministro delle Riforme, che però hanno fatto da apripista ad un nuovo infortunio, quello collezionato da Antonio Funiciello, il portavoce del potente sottosegretario alla Presidenza, Luca Lotti. Ironizzando sugli studi e la laurea vantata dalla Appendino, Funiciello l’ha paragonata ad un’altra ex laureata alla Bocconi, la showgirl Sara Tommasi, nota anche per aver partecipato ad alcune pellicole pornografiche. Una caduta di stile che ha provocato una vera alzata di scudi da parte del M5S tale da costringerlo a scusarsi, mentre piovevano le accuse di sessismo.

Una serie di scivoloni che hanno contribuito a rendere ancora più complicato il ballottaggio per un Piero Fassino che non avrebbe mai immaginato di doversi giocare la carica di sindaco con quella consigliera da lui sfidata a mettersi al suo posto.

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